27.1.05

Tell me why

E' da ieri sera che ho in testa una canzone. Non è la prima volta che mi capita, e credo che non sarà l'ultima. Tra l'altro, penso che si tratti di un'esperienza comune a molti.Per qualche motivo ti capita di ascoltare prima di andare a dormire un pezzo, che in qualunque altro momento della giornata non sortirebbe alcun effetto, e quando ti svegli al mattino seguente continui a canticchiarlo. E non te lo schiodi dal cervello neanche prendendoti a calci.
Così sto trascorrendo la mia giornata a canticchiare il pezzo. (1964, Beatles, of course). Uno dei futuri pioli della scaletta dei Sugarplumfairy. Tre voci, basso batteria e chitarra/e. Un ritmo allegro, a dispetto del testo che parla come al solito di crisi tra fidanzati, litigi ecc. La solita routine, insomma. E poi il middle eight, che mi piace da impazzire. Quattro battute fulminee, a voce di Lennon, con al suo interno una frase cantata a tre in falsetto (nessuna armonia vocale, un caso raro nei Beatles) che suona 'strana', quasi irriverente, poi una scarica di pugni allo stomaco, simboleggiata da una serie di colpi ai tom che chiudono l'inciso e danno il via alla ripetizione del ritornello a tre voci. Geniale e semplice al tempo stesso.
Ma non volevo fare un trattato musicale, anche se mi rendo conto che se vado avanti così mi ritroverò a parlare di cadenze eoliche e quinte di Piccardia. Volevo solo 'scaricare' sulla carta questa maledetta canzone che mi ingombra la testa e che sta fornendo una colonna sonora a questa giornata come tante altre.

...Well, I'm beggin' on bendin' knees,
If you'll only listen to my pleas
If there's anythin' I can do
'Cause I really can't stand it,
I'm so in love with you...