23.1.05

I'll follow the sun

Torno in sesto dopo una influenzetta che mi ha tenuto a casa da mercoledì. Ho passato quattro giorni a dormire, leggere libri, strimpellare accordi alla chitarra. Poco fa, per la prima volta da martedì scorso, sono uscito, portando fuori il cane. Sono restato quasi...disorientato. L'aria fredda che mi sferzava il viso, un leggero giramento di testa, il piede non del tutto fermo di fronte agli strattoni del mio caro animale di compagnia, lui sì in perfetta forma... E' un po' che non mi prendevo un periodo di riposo forzato così lungo. Ora, dopo un modesto pranzo a base di pasta al forno e vino rosso del Roero, trascorro le ultime ore di 'libertà' prima di tornare al lavoro l'indomani.
E' strano...Quando sei al lavoro devi normalmente adempiere ai tuoi doveri di ufficio in pochissimo tempo e con la massima precisione, e ciò che sogneresti è un po' di dolce far niente. Quando ti capita di ammalarti, che puoi effettivamente startene a far niente, hai la spiccata tendenza a lamentarti dei ritmi rallentati e dilatati al punto che ti tiri invariabilmente le balle. Ma ci sarà mai qualcosa che ci va bene, a noi esseri umani?

...One day you'll find
That I have gone
But tomorrow may rain so
I'll follow the sun...