In my life
...cominciamo l'anno nuovo con un carico da 11, per quanto riguarda il titolo del post... :)
Innanzitutto buon 2005 a tutti i miei (1) affezionati lettori. Vorrei ringraziarvi da parte mia e del gruppo e spero che abbiamo passato l'audizione ;)
Ora, la fredda cronaca.Sono reduce da 4 giorni nel mio paesello del trentino. Anzi, due giorni, visto che per arrivarci il 30 ho viaggiato dalle 7 alle 16 e al ritorno (ieri) il viaggio è durato dalle 10.30 alle 23 (così la prossima volta imparo ad accettare passaggi da amici che mi dicono "dai, ti portiamo giù noi, tanto siamo sulla strada...almeno non stai tutto il giorno su quei treni...". Stupidi amici. Stupido controesodo dalle montagne trentine.E stupido me, beninteso.
Per il resto, tutto bene. Anche se comincio ad essere allergico ai cenoni di capodanno. Mangiato come un bue, e il risultato era che all'una e mezza di notte ero, debilitato nel fisico e nello spirito, a dormire. Citando Vacanze di Natale, "Vorrei proporre un brindisi. E anche 'sto Capodanno....ce 'o semo levato dalle palle".
La mattina dell' 1, invece, ho fatto una passeggiata sino a Pejo Paese (il mio alberghetto risiede invece a Pejo Fonti, circa un paio di chilometri più sotto), lungo quello che viene sarcasticamente definito Viale del Tramonto. Dovete sapere che in questa bella valletta le montagne circostanti sono sì alte che da ottobre a marzo il sole si rifiuta ostinatamente di far capolino. Laonde per cui è necessario salire un po' verso il paese vecchio, lungo la strada da me percorsa, per incontrare i primi caldi e benefici raggi della stella del mattino.
Per questa ragione, gli anziani abitanti del paese fanno le loro brevi passeggiate lungo questo breve tratto di strada provinciale esposto al sole. Da qui il benevolmente sarcastico soprannome dato alla strada.
Orbene, crogiuolandomi siccome una lucertola sul vetro di una finestra (like a lizard on a window pane) ho trascorso un po' di tempo in contemplazione del paesaggio, immerso nella neve e silenzioso, in questa prima giornata del nuovo anno, e ho tracciato una sorta di bilancio dell'anno precedente. Bene, un altro anno è finito. Che cosa ho concluso, che cosa ho fatto di più rispetto all'anno scorso? Niente.
A volte mi stupisco della mia coerenza.
Al termine di questa solitaria e silenziosa contemplazione, mentre dirigevo nuovamente i miei passi verso le tenebre appena sottostanti, sono giunto a una conclusione: quel posto mi piace sempre un casino. Mi trasmette un senso di pace, di sicurezza che ogni volta riesce a 'rigenerarmi'. Non importa dove andrò a finire in futuro, che cosa mi porterà il destino, che cosa ne sarà delle solide e splendide amicizie che ho stretto lassù. Ma so che ogni volta che ritorno là, trovo ad attendermi le 'mie' montagne, i sentieri che conosco a memoria, più semplicemente i ricordi di una vita. Vacanze, amicizie, amori, sogni, desideri,folli ubriacature, gioie, dolori... Ogni volta parto per il Trentino con un piccolo dubbio che si insinua nella mia mente : riuscirò a trovare anche stavolta una ragione per tornare la volta successiva?
E quando inizio a volgere i miei passi verso casa, la risposta è invariabilmente la stessa : Sì. Può essere per fare una gita nuova, per bere una birra in compagnia dei soliti compari, per flirtare con le nuove babysitter polacche dei miei 'nipotini' ;), o semplicemente per riposarsi dallo stress accumulato nei mesi, ma una ragione c'è sempre.
Sento che in qualche modo quel posto mi appartiene. E dovunque io sia, qualunque cosa faccia, mi resta sempre nel cuore.
Non è la forza dell'abitudine.
E' una parte di me. E non ci si può tanto facilmente liberare di se stessi.
Neanche se si arriva al punto in cui si comincia a starsi discretamente sulle palle.
...There are places I'll remember
All my life, though some have changed
Some forever, not for better
Some are gone, and some remain
All these places have their moments
With lovers and friends I still can recall
Some are dead and some are living
In my life I've loved them all...
Innanzitutto buon 2005 a tutti i miei (1) affezionati lettori. Vorrei ringraziarvi da parte mia e del gruppo e spero che abbiamo passato l'audizione ;)
Ora, la fredda cronaca.Sono reduce da 4 giorni nel mio paesello del trentino. Anzi, due giorni, visto che per arrivarci il 30 ho viaggiato dalle 7 alle 16 e al ritorno (ieri) il viaggio è durato dalle 10.30 alle 23 (così la prossima volta imparo ad accettare passaggi da amici che mi dicono "dai, ti portiamo giù noi, tanto siamo sulla strada...almeno non stai tutto il giorno su quei treni...". Stupidi amici. Stupido controesodo dalle montagne trentine.E stupido me, beninteso.
Per il resto, tutto bene. Anche se comincio ad essere allergico ai cenoni di capodanno. Mangiato come un bue, e il risultato era che all'una e mezza di notte ero, debilitato nel fisico e nello spirito, a dormire. Citando Vacanze di Natale, "Vorrei proporre un brindisi. E anche 'sto Capodanno....ce 'o semo levato dalle palle".
La mattina dell' 1, invece, ho fatto una passeggiata sino a Pejo Paese (il mio alberghetto risiede invece a Pejo Fonti, circa un paio di chilometri più sotto), lungo quello che viene sarcasticamente definito Viale del Tramonto. Dovete sapere che in questa bella valletta le montagne circostanti sono sì alte che da ottobre a marzo il sole si rifiuta ostinatamente di far capolino. Laonde per cui è necessario salire un po' verso il paese vecchio, lungo la strada da me percorsa, per incontrare i primi caldi e benefici raggi della stella del mattino.
Per questa ragione, gli anziani abitanti del paese fanno le loro brevi passeggiate lungo questo breve tratto di strada provinciale esposto al sole. Da qui il benevolmente sarcastico soprannome dato alla strada.
Orbene, crogiuolandomi siccome una lucertola sul vetro di una finestra (like a lizard on a window pane) ho trascorso un po' di tempo in contemplazione del paesaggio, immerso nella neve e silenzioso, in questa prima giornata del nuovo anno, e ho tracciato una sorta di bilancio dell'anno precedente. Bene, un altro anno è finito. Che cosa ho concluso, che cosa ho fatto di più rispetto all'anno scorso? Niente.
A volte mi stupisco della mia coerenza.
Al termine di questa solitaria e silenziosa contemplazione, mentre dirigevo nuovamente i miei passi verso le tenebre appena sottostanti, sono giunto a una conclusione: quel posto mi piace sempre un casino. Mi trasmette un senso di pace, di sicurezza che ogni volta riesce a 'rigenerarmi'. Non importa dove andrò a finire in futuro, che cosa mi porterà il destino, che cosa ne sarà delle solide e splendide amicizie che ho stretto lassù. Ma so che ogni volta che ritorno là, trovo ad attendermi le 'mie' montagne, i sentieri che conosco a memoria, più semplicemente i ricordi di una vita. Vacanze, amicizie, amori, sogni, desideri,folli ubriacature, gioie, dolori... Ogni volta parto per il Trentino con un piccolo dubbio che si insinua nella mia mente : riuscirò a trovare anche stavolta una ragione per tornare la volta successiva?
E quando inizio a volgere i miei passi verso casa, la risposta è invariabilmente la stessa : Sì. Può essere per fare una gita nuova, per bere una birra in compagnia dei soliti compari, per flirtare con le nuove babysitter polacche dei miei 'nipotini' ;), o semplicemente per riposarsi dallo stress accumulato nei mesi, ma una ragione c'è sempre.
Sento che in qualche modo quel posto mi appartiene. E dovunque io sia, qualunque cosa faccia, mi resta sempre nel cuore.
Non è la forza dell'abitudine.
E' una parte di me. E non ci si può tanto facilmente liberare di se stessi.
Neanche se si arriva al punto in cui si comincia a starsi discretamente sulle palle.
...There are places I'll remember
All my life, though some have changed
Some forever, not for better
Some are gone, and some remain
All these places have their moments
With lovers and friends I still can recall
Some are dead and some are living
In my life I've loved them all...
2 Comments:
wow! Il blog più commentato della rete a quanto pare :)
(Autocommento postato by Nowhere Man)
Grazie degli auguri!
Ti aspetto il giove sera per incrociare le tibie ;-)
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