8.4.05

Magical Mistery Tour (25-10-98)

Inizio qui la trascrizione - riproposizione del diario di viaggio del Cultural Trip 1998.
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Pre - Dedica (25 ottobre 1998)
A Davide, Giulio, Katia e Mirko, per i bei momenti che senz'altro passeremo insieme, perchè ..."comunque vada, sarà un successo".

L'idea del viaggio nasce una sera di agosto del 1997, nel bar dell'albergo, tra un boccone e l'altro della tradizionale pizza di mezzanotte. Durante una interessante discussione tra Ema e Giulio emerge un interesse comune verso una visita della Norvegia. Si prendono così i primi accordi per organizzare, per l'anno successivo, una vacanza di due settimane tra i fiordi con gli altri amici della compagnia. (Voci non confermate sostengono che reale scopo di tale vacanza fosse la pesca ai salmoni, nello specifico quelli appartenenti a una specie di sesso femminile, alta due metri, con capelli biondi e occhi azzurri).
Da quel preciso istante, in realtà, è stata apportata qualche piccola variazione al progetto, al punto che l'unica cosa effettivamente rimasta costante era la decisione che in un periodo imprecisato del 1998 si sarebbe andati con qualcun altro da qualche parte nel mondo, utilizzando un qualche mezzo di trasporto.
A dire il vero, a ventiquattro ore dalla partenza, il sottoscritto non ha ancora capito chi siamo, dove andiamo e che cosa ci portiamo dietro (In fondo, queste sono le stesse domande che gli uomini primitivi si ponevano milioni di anni fa, e alle quali nessuno ha mai saputo dare risposta).
Nonostante queste piccole e fisiologiche disfunzioni, l'organizzazione è stata capillare e impeccabile. Numerose telefonate tra gli organizzatori del viaggio si sono protratte per decine di minuti in teleselezione, esprimendo l'eccitazione e l'impazienza per questo evento epocale, e contemporaneamente rinviando gli accordi su che cosa portare e altre inezie del genere. (1)
Ma ora, mentre trascorro queste ultime ore insonne, e in preda a una agitazione mostruosa, posso annunciare che ce l'abbiamo fatta. Habemus Camper! Habemus Programma di viaggio! Si parte!!!

Nota dell'autore (postuma, circa 23-12-98) : quanto contenuto in questo resoconto è la trascrizione fedele, senza errori od omissioni, dell'intero viaggio noto come 'Cultural Trip', svoltosi dal 26 ottobre all' 11 novembre del 1998 d.c. Nomi, fatti, luoghi e personaggi corrispondono a realtà, e niente è stato nascosto riguardo agli eventi verificatisi. Qualunque opinione o resoconto riguardante il viaggio, pubblicata o riferita in futuro, che si discosti da quanto qui affermato è da considerarsi tendenziosa o dichiaratamente falsa, o comunque detta a scopo di calunnia.

Nota dell'autore (postuma, circa 25-12-98, dopo regolare confessione pre-natalizia) : quanto contenuto nella nota datata 23-12-98 è falso.
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(1) in realtà, qualche atto concreto era stato compiuto. In particolare, sull'onda dell'entusiasmo, avevo installato sul PC di Giulio, nell'albergo che regolarmente due volte all'anno mi vedeva ospite, un programma per la pianificazione del viaggio. Avevamo perciò nel massimo dettaglio le tappe, l'indicazione precisa delle strade da seguire e persino gli avvisi su dove e quando fare benzina.
A quell' epoca (tarda estate 1998) avevamo già scartato nell'ordine la possibilità di a) 2 settimane in norvegia; b) 3 settimane negli U.S.A. ; c) stiamocene a casa che è meglio. Avevamo inoltre affidato a Giulio (ahimè) una quota a testa piuttosto consistente per l'affitto di un camper da 6 posti con il quale intraprendere l'avventura. Deciso infine che avremmo toccato Francia, Spagna, Olanda e Germania, ciascuno di noi si era procurato carte stradali e una certa scorta di valuta straniera, auspicando in cuor suo un rapido avvento dell'unione monetaria europea onde evitare di prendersi, in futuro, mazzate mostruose causa uffici di cambio.

Durante l'anno di preparazione all'Evento, Giulio si era laureato in giurisprudenza con giubilo di parenti e amici, mentre Davide si apprestava a iniziare l'università. Mirko continuava a lavorare nella cucina dell'albergo, tenendosi così in allenamento in modo da farci da mangiare anche durante il viaggio. Katia ed io eravamo intanto da mesi impegnati in una competizione a distanza: 2 bocciature pari, al momento, con il classico esame da professore stronzo: io con Scienza delle finanze II, mentre Katia con il famigerato 'esame dei mongoli', ossia un esame dell'ISEF di Verona a lei particolarmente ostico. Parte della mia tensione derivava dal fatto che proprio il 26 mattina Katia avrebbe tentato per la terza volta il suddetto esame, e in caso di ennesimo fallimento mi sarei trovato costretto a inseguire in questa appassionante sfida. Anche per questo, oltre all'amicizia che ci lega da anni, mi auguravo che ce la facesse.


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