All together now
Attesa febbrile per i risultati delle elezioni. Al di là della (tanta) demagogia e propaganda e della (poca) concretezza dei programmi, DI ENTRAMBI gli schieramenti oggi si sceglie chi ci governa.
Dopo mesi in cui una serie di bambini cresciuti si sono rinfacciati di tutto, e tutti noi (me compreso, non posso certo negarlo) abbiamo retto al gioco, "BR. ha corrotto i giudici!!" "e PR ha svenduto l'IRI!!" "PR si allea con i blec bloc!" "BR si allea con i neonazi!""BR vuole instaurare un regime!!" "PR vuole il ritorno dei gulag!!" "PR bollisce i bambini!!!" "BR invece li fa arrosto a fuoco lento che è pure più crudele!!!", ora si vota.Chi la pensa in un modo ha votato da una parte. Chi la pensa in modo opposto ha votato in un altro.Chi non sapeva decidersi ha deciso.Basta. Punto. Domani a quest'ora, forse, sarà finita.
Domani a quest'ora, tutti avranno vinto e nessuno avrà perso. La dichiarazione del portavoce X sottolineerà che "nonostante il calo nella città di Y riscontriamo che il quartiere W della città medesima, normalmente appannaggio della coalizione avversa ci vede in significativa rimonta".
Il portavoce Y dirà esattamente lo stesso. Cambieranno un po' le parole ma bene o male siamo lì.
Poi ci si scontrerà ancora una volta con la dura realtà. Sarà per l'euro, sarà per l'11 settembre, sarà perchè la finanza creativa e i condoni hanno solo fatto danni, ma cambierà poco. Le pensioni resteranno più o meno le stesse, le tasse più o meno aumenteranno, o da una parte o dall'altra, gli sbarchi di immigrati continueranno, la delinquenza continuerà e così via.
Ognuno ha la sua ricetta per il paese. Se questo fosse un gioco anzichè la vita reale si potrebbe dire: prendete questo sacco di dollari e organizzatevi il paese come volete voi. Sparate a vista agli immigrati (oppure fateli entrare con una pacca sulla spalla senza neanche vedere chi sono), aprite le porte ai cinesi e alle loro magliette taroccate fatte da bambini sottopagati, oppure erigete un muro contro tutto ciò che proviene dall'estero, compreso il cioccolato svizzero. Adottate il dollaro come valuta, oppure il rublo, o lo zloty. O introducete di nuovo il baratto.Alla fine di un anno vediamo quanti stanno meglio e quanti stanno peggio e proclamiamo il vincitore. Cerimonia in diretta su Sky TG 24 e gloria e onori ai vincitori.
Ma la vita reale è ben diversa. Ed esistono vincoli di bilancio. Negli USA se devi sottoporti a un intervento chirurgico e non hai soldi sei in guai grossi. Non esiste un sistema sanitario nazionale che funziona (male) ma a costi contenuti ti può curare. Nei paesi scandinavi paghi delle barcate di tasse ma hai accesso a una serie di servizi (educatici, sanitari) di elite.
La politica è l'arte del compromesso. Con questo credo si sia scoperta l'acqua calda. Qualunque cosa si faccia ci saranno fazioni. Chi è contro. Chi è pro. Chi non sa. Chi è pro solo perchè è contro a chi è contro. Ecc. L'obiettivo della politica è trovare una soluzione che accontenti il maggior numero di persone e risulti soddisfacente anche per gli altri.
Esempio pratico: la TAV (e affini). Io sono estremamente favorevole alla 'cura del ferro' per l'Italia. In linea di principio quindi un partito che desse grande importanza alla creazione di una rete ferroviaria efficiente, che migliori i collegamenti nel paese incontrerebbe un mio interesse. Perchè nuove linee ferroviarie permetterebbero
a) di incrementare l'offerta di mobilità, incentivando magari a ridurre l'utilizzo dei mezzi privati
b) permetterebbero di differenziare i traffici, linee veloci per grandi spostamenti, linee 'storiche' potenziate per il servizio pendolare.
D'altronde, vista la conformazione geografica dell'Italia, nuove linee ferroviarie significa
a)bucare ancora di più come una gruviera il paese, con impatto ambientale alto e possibili 'fregature' in agguato, leggi ad esempio prosciugamento di falde acquifere, o giacimenti sotterranei di amianto che vengono allo scoperto.
b) creare in qualche modo tensioni sociali, perchè queste linee da qualche parte devono passare. E posso capire come ci si sente se vi viene detto "Buongiorno. Da domani le scaviamo in giardino perchè dobbiamo costruire una linea ferroviaria".
Si aggiunga che in Italia la prassi è quella di protestare 'a prescindere'. Esempio: la linea ferroviaria Milano-Alessandria, via Mortara è una delle peggiori in quanto a indici di puntualità. Essendo per metà a binario unico, i treni sono costretti ad attese nelle stazioni. Per cui, se un treno ritarda, per qualunque causa, va tutto a pallino. E la gente si incazza.
Le Ferrovie allora dicono: bene, raddoppiamo la linea. Così evitiamo gli intasamenti. E subito nascono i comitati spontanei contro il raddoppio. Perchè gli passano sotto casa. O perchè così passano più merci che di notte non ti fanno dormire. Ma allora spostiamo la ferrovia fuori città (a Vigevano propongono proprio questo). Così poi ci si lamenta che la stazione è troppo distante e si prende la macchina o il pullman.
In Valsusa stanno facendo lo stesso. Hanno delle ragioni, alcune delle quali perfettamente condivisibili, contro questa famigerata TAV. Ma si sono fermamente opposti anche a qualunque soluzione alternativa. Senza peraltro proporre qualcosa. Che tutto resti com'è.
In Svizzera hanno deciso di puntare sul ferro. E di fare un nuovo tunnel ferroviario del Gottardo da 50 km. Siccome si trattava di un'opera ciclopica, che avrà conseguenze nel breve come nel lungo periodo, hanno fatto studi approfonditi, e non di parte. Quindi indetto innanzitutto un referendum tra le popolazioni locali.
Incassato il sì, hanno iniziato. Ma oltre a comunicare sui giornali e su internet cosa fanno, ogni tanto aprono il cantiere al pubblico. Così si può andare a vedere come vengono spesi i soldi della collettività.
Se allora prima di fare tante parole si provasse a discutere cercando di mettere da parte i pregiudizi, forse si potrebbe trovare una soluzione 'di compromesso'. Si prendono esempi virtuosi provenienti da altri paesi, si studiano le possibili applicazioni al caso italiano, ipotizzando anche eventuali 'correzioni' per adattarle alla nostra realtà.
La campagna elettorale ci ha mostrato un'Italia spaccata a metà, avvitata su se stessa in una polemica continua, su tutto. Pacs,tasse,privatizzazioni, affari illeciti,politica interna, politica estera, e così via. Chiunque vinca ha due opzioni: governare badando agli interessi della propria parte e in subordine a quelli della restante metà del paese, o provare a ricucire la ferita, a mio modo evidente. Magari anche con una sorta di 'governo di unità nazionale' come avvenuto in Germania, col paese spaccato. Prendiamo una ca$$o di volta esempio dagli altri...La Costituzione Italiana sarà datata, non risponderà più ai tempi attuali, ma è frutto di un costante e metodico confronto tra parti molto distanti tra loro, sino al raggiungimento di un compromesso accettabile da ambo le parti. Che si torni a quei tempi, se possibile, ricordandosi il famoso detto inglese, citato al termine di Hey you dei Pink Floyd : United we stand, together we fall.
All together now (all together now)
All together now (all together now)
All together now (all together now)
All together now (all together now)...
Dopo mesi in cui una serie di bambini cresciuti si sono rinfacciati di tutto, e tutti noi (me compreso, non posso certo negarlo) abbiamo retto al gioco, "BR. ha corrotto i giudici!!" "e PR ha svenduto l'IRI!!" "PR si allea con i blec bloc!" "BR si allea con i neonazi!""BR vuole instaurare un regime!!" "PR vuole il ritorno dei gulag!!" "PR bollisce i bambini!!!" "BR invece li fa arrosto a fuoco lento che è pure più crudele!!!", ora si vota.Chi la pensa in un modo ha votato da una parte. Chi la pensa in modo opposto ha votato in un altro.Chi non sapeva decidersi ha deciso.Basta. Punto. Domani a quest'ora, forse, sarà finita.
Domani a quest'ora, tutti avranno vinto e nessuno avrà perso. La dichiarazione del portavoce X sottolineerà che "nonostante il calo nella città di Y riscontriamo che il quartiere W della città medesima, normalmente appannaggio della coalizione avversa ci vede in significativa rimonta".
Il portavoce Y dirà esattamente lo stesso. Cambieranno un po' le parole ma bene o male siamo lì.
Poi ci si scontrerà ancora una volta con la dura realtà. Sarà per l'euro, sarà per l'11 settembre, sarà perchè la finanza creativa e i condoni hanno solo fatto danni, ma cambierà poco. Le pensioni resteranno più o meno le stesse, le tasse più o meno aumenteranno, o da una parte o dall'altra, gli sbarchi di immigrati continueranno, la delinquenza continuerà e così via.
Ognuno ha la sua ricetta per il paese. Se questo fosse un gioco anzichè la vita reale si potrebbe dire: prendete questo sacco di dollari e organizzatevi il paese come volete voi. Sparate a vista agli immigrati (oppure fateli entrare con una pacca sulla spalla senza neanche vedere chi sono), aprite le porte ai cinesi e alle loro magliette taroccate fatte da bambini sottopagati, oppure erigete un muro contro tutto ciò che proviene dall'estero, compreso il cioccolato svizzero. Adottate il dollaro come valuta, oppure il rublo, o lo zloty. O introducete di nuovo il baratto.Alla fine di un anno vediamo quanti stanno meglio e quanti stanno peggio e proclamiamo il vincitore. Cerimonia in diretta su Sky TG 24 e gloria e onori ai vincitori.
Ma la vita reale è ben diversa. Ed esistono vincoli di bilancio. Negli USA se devi sottoporti a un intervento chirurgico e non hai soldi sei in guai grossi. Non esiste un sistema sanitario nazionale che funziona (male) ma a costi contenuti ti può curare. Nei paesi scandinavi paghi delle barcate di tasse ma hai accesso a una serie di servizi (educatici, sanitari) di elite.
La politica è l'arte del compromesso. Con questo credo si sia scoperta l'acqua calda. Qualunque cosa si faccia ci saranno fazioni. Chi è contro. Chi è pro. Chi non sa. Chi è pro solo perchè è contro a chi è contro. Ecc. L'obiettivo della politica è trovare una soluzione che accontenti il maggior numero di persone e risulti soddisfacente anche per gli altri.
Esempio pratico: la TAV (e affini). Io sono estremamente favorevole alla 'cura del ferro' per l'Italia. In linea di principio quindi un partito che desse grande importanza alla creazione di una rete ferroviaria efficiente, che migliori i collegamenti nel paese incontrerebbe un mio interesse. Perchè nuove linee ferroviarie permetterebbero
a) di incrementare l'offerta di mobilità, incentivando magari a ridurre l'utilizzo dei mezzi privati
b) permetterebbero di differenziare i traffici, linee veloci per grandi spostamenti, linee 'storiche' potenziate per il servizio pendolare.
D'altronde, vista la conformazione geografica dell'Italia, nuove linee ferroviarie significa
a)bucare ancora di più come una gruviera il paese, con impatto ambientale alto e possibili 'fregature' in agguato, leggi ad esempio prosciugamento di falde acquifere, o giacimenti sotterranei di amianto che vengono allo scoperto.
b) creare in qualche modo tensioni sociali, perchè queste linee da qualche parte devono passare. E posso capire come ci si sente se vi viene detto "Buongiorno. Da domani le scaviamo in giardino perchè dobbiamo costruire una linea ferroviaria".
Si aggiunga che in Italia la prassi è quella di protestare 'a prescindere'. Esempio: la linea ferroviaria Milano-Alessandria, via Mortara è una delle peggiori in quanto a indici di puntualità. Essendo per metà a binario unico, i treni sono costretti ad attese nelle stazioni. Per cui, se un treno ritarda, per qualunque causa, va tutto a pallino. E la gente si incazza.
Le Ferrovie allora dicono: bene, raddoppiamo la linea. Così evitiamo gli intasamenti. E subito nascono i comitati spontanei contro il raddoppio. Perchè gli passano sotto casa. O perchè così passano più merci che di notte non ti fanno dormire. Ma allora spostiamo la ferrovia fuori città (a Vigevano propongono proprio questo). Così poi ci si lamenta che la stazione è troppo distante e si prende la macchina o il pullman.
In Valsusa stanno facendo lo stesso. Hanno delle ragioni, alcune delle quali perfettamente condivisibili, contro questa famigerata TAV. Ma si sono fermamente opposti anche a qualunque soluzione alternativa. Senza peraltro proporre qualcosa. Che tutto resti com'è.
In Svizzera hanno deciso di puntare sul ferro. E di fare un nuovo tunnel ferroviario del Gottardo da 50 km. Siccome si trattava di un'opera ciclopica, che avrà conseguenze nel breve come nel lungo periodo, hanno fatto studi approfonditi, e non di parte. Quindi indetto innanzitutto un referendum tra le popolazioni locali.
Incassato il sì, hanno iniziato. Ma oltre a comunicare sui giornali e su internet cosa fanno, ogni tanto aprono il cantiere al pubblico. Così si può andare a vedere come vengono spesi i soldi della collettività.
Se allora prima di fare tante parole si provasse a discutere cercando di mettere da parte i pregiudizi, forse si potrebbe trovare una soluzione 'di compromesso'. Si prendono esempi virtuosi provenienti da altri paesi, si studiano le possibili applicazioni al caso italiano, ipotizzando anche eventuali 'correzioni' per adattarle alla nostra realtà.
La campagna elettorale ci ha mostrato un'Italia spaccata a metà, avvitata su se stessa in una polemica continua, su tutto. Pacs,tasse,privatizzazioni, affari illeciti,politica interna, politica estera, e così via. Chiunque vinca ha due opzioni: governare badando agli interessi della propria parte e in subordine a quelli della restante metà del paese, o provare a ricucire la ferita, a mio modo evidente. Magari anche con una sorta di 'governo di unità nazionale' come avvenuto in Germania, col paese spaccato. Prendiamo una ca$$o di volta esempio dagli altri...La Costituzione Italiana sarà datata, non risponderà più ai tempi attuali, ma è frutto di un costante e metodico confronto tra parti molto distanti tra loro, sino al raggiungimento di un compromesso accettabile da ambo le parti. Che si torni a quei tempi, se possibile, ricordandosi il famoso detto inglese, citato al termine di Hey you dei Pink Floyd : United we stand, together we fall.
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