9.10.05

Within you without you

E' da ieri sera che navigo nella rete e mi dedico all'ascolto e alla visione di quanto posseggo di beatlesiano. Ho trovato un interessante forum a cui mi sono iscritto (grazie all'ineffabile TPO, che me l'ha suggerito), esattamente questo.
Poi mi sono visto, per la prima volta, il film di Let it Be : il mitico concerto sul tetto, ma anche alcune chicche interessanti, ad esempio una Two of us elettrica e discretamente sostenuta.Bella, decisamente bella. Segno inequivocabile, se ce ne fosse ancora bisogno, che una bella canzone resta tale anche se non è nella versione originale o comunque quella più conosciuta.
E ora mi sto ascoltando un bootleg, che potremmo chiamare White Album...Naked. A parte due canzoni incise in India e una Helter Skelter in Abbey Road (purtroppo non quella 'epica' da 27 minuti, solo un breve frammento ), le altre sono tutti demos registrati nel maggio 1968. Chitarra e voce. Stop. Più...naked di così...
Mi trovo insomma a scavare dentro le canzoni dei Beatles, e le ascolto come erano senza i 'fronzoli'...
Ma è la sensazione che provo a sorprendermi. Queste canzoni le conosco tutte. A memoria. Ma in questo disco è diverso. E' quasi come se fossi lì, seduto davanti a ciascuno dei quattro, ad osservarli mentre scrivono quelle canzoni. Magari seduto su un tappeto, in una stanza disadorna, invasa da un profumo di incenso, mentre mi sorseggio un tè di Darjeeling.

Poi mi chiedo come mai proprio in questo week-end ho deciso di farmi una full-immersion di Beatles. E' nata così per caso, in realtà, come se 'qualcosa' mi avesse ispirato...
Poi ho capito.
Oggi è il 9 ottobre. 65 anni fa nasceva John Lennon.
E, visto che c'è 'lui' di mezzo, non credo che si tratti di un caso.



...And the time will come,
When you see we're all one
And Life flows on within you
And without you...

3.10.05

Sie liebt dich

Solo un breve aggiornamento.
Come compare in alcune simpatiche magliette che rappresentano un tipo 'gonfio' come una mongolfiera steso a terra, ebbro ma felice, con in mano un boccale dal quale calano le ultime stille di birra, "I survived Oktoberfest". E non è poco, credetemi.
Certo, ora devo rimettermi in forma. Altrimenti, come recita il mio sapiente amico Giulio, trentino D.O.C.G, che (insieme al genoano e genovese Davide) è stato mio fido compagno di gozzoviglie e libagioni in questa frenetica tre giorni monegasca, rischia di venirmi la famigerata e devastante malatia dell'agnel.
O maschietti, tutti voi dovreste conoscerla, in verità.

La malatia de l'agnel,
quella che...te cresce la panza e te cala l'osel.
Sic.
Anzi, per restare in tema...
HIC!


...Oh, ja sie liebt dich.
Schöner kann es gar nicht sein.
Ja, sie liebt dich,
Und da solltest du dich freu'n...