Back in the USSR

Le sospirate vacanze sono alfine trascorse. Una settimana in Bretagna. Quella piccola. Per quella grande l'appuntamento è rimandato.
Poi un mattino ho preso il treno, poi un trenino e me ne sono andato in Trentino.
Per i soliti dieci giorni in montagna. Mangiato, bevuto, dormito. Altra attività fisica zero. A causa del brutto tempo, niente passeggiate.
E neanche, a causa della mancanza di materia prima, di quella sana ginnastica che andrebbe svolta in tandem (o più) che dicono faccia calare la pancia in un modo meraviglioso.
Per cui ho preso una decisione.
Siccome la pancia non è calata, peggio per lei. La farò aumentare. A fine mese mi fiondo all'Oktoberfest 2005.
Per il resto, riprenderò a giocare a calcetto. Continuerò a suonare nei due gruppi che si onorano della mia presenza.

Le vacanze sono finite, e sono tornato.
Tornato in Unione Sovietica.
Nel senso che ho fatto ritorno in quel covo di veterocomunisti in cui mi glorio di fornire prestazioni lavorative di alto contenuto intellettuale e di spessore scientifico inenarrabile.
Ora vi lascio e torno al lavoro sulle note del glorioso inno russo nella impareggiabile performance del Coro dell'Armata Rossa :))

...Let me tell you honey
I 'm back!
Back in the USSR!...