29.11.04

Rain

Questa notte mi sono svegliato di colpo e ho sentito la pioggia picchiettare sui tetti. Sono rimasto ad ascoltarla per qualche minuto, e ho lasciato vagare la mia mente...mi sono chiesto come mai la pioggia renda, quasi automaticamente, tutto più triste. Classici quesiti filosofici delle due del mattino,ovviamente. Ma questa mattina, la risposta mi è quasi inconsciamente arrivata. Mi sono svegliato di malavoglia e il mio umore non era dei migliori. Ho guardato fuori dalla finestra. Le tegole dei tetti erano lucide, il cielo del solito uniforme color grigio, e le pareti delle case accanto avevano assunto di colpo un tono più cupo. La gente passeggia avvolta in piumini di pece e impermeabili di nebbia...ho improvvisamente avvertito la mancanza del colore...sembra di vivere in un film in bianco e nero.
Eppure ripenso ad alcuni momenti del mio ultimo viaggio in Islanda...uno dei posti più belli che ho visto era un faro, a picco sul mare. Il cielo era grigio, le spiagge intorno a noi erano di sabbia nera, pioveva e un vento gelido mi sferzava il volto. Eppure non ero triste nè di cattivo umore...e mi riecheggia ancora nelle orecchie il rumore delle onde che si frangono sulla scogliera,ed io osservavo il tutto come soggiogato dalla maestosità della natura, pensando : Se in un posto così ci fosse il sole, perderebbe tutto il suo fascino. Ero pienamente convinto di questo. Ma il tempo era merdoso esattamente allora come oggi. Ed ecco che ho trovato la risposta al mio quesito filosofico delle due del mattino....
Non è la pioggia a rendere tutto più triste. E' la nostra mente.
Trovata questa risposta,come per un riflesso condizionato, ho sorriso.


...Can you hear me
That when it rains or shines
It's just a state of mind...



1 Comments:

Blogger the practical observer said...

Bienvenu mon ami...o se vuoi mona mi. Forse la seconda è meglio eh?!

Rain...rain...se scende un po' la temperatura altro che rain...snow!

12:06 PM  

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